Senologia

La senologia è una disciplina cruciale per la salute femminile, con una crescente enfasi sulla prevenzione, diagnosi precoce e trattamenti personalizzati. Il lavoro interdisciplinare tra medici, oncologi, radiologi e chirurghi consente di offrire cure sempre più efficaci e personalizzate per le pazienti.


Di cosa si occupa la senologia

La senologia è una branca della medicina che si occupa dello studio, diagnosi, prevenzione e trattamento delle patologie della mammella, con particolare attenzione al tumore al seno.

Nonostante non esista ancora una scuola di specializzazione ufficiale in senologia, il campo è diventato estremamente rilevante, soprattutto grazie ai progressi nella diagnosi e nel trattamento delle malattie del seno. Molti medici senologi provengono da settori come l'oncologia, la radiologia, la chirurgia, la  radioterapia e lavorano insieme in team multidisciplinari. In questo contesto, i centri di senologia o breast unit rappresentano uno degli sviluppi più importanti, poiché offrono un approccio coordinato e integrato alla gestione delle patologie mammarie.

L'approccio multidisciplinare della senologia è fondamentale perché il trattamento delle neoplasie della mammella richiede competenze diverse in tutte le fasi, dalla diagnosi precoce, alla stadiazione (valutazione dell'estensione del tumore), fino alla definizione della strategia terapeutica più efficace.

 

Anatomia del seno

Il seno è una struttura complessa formata da vari componenti:

  • Ghiandole mammarie: responsabili della produzione del latte e costituite da lobuli (piccoli grappoli di cellule che producono il latte) collegati da dotti galattofori, che trasportano il latte verso il capezzolo.
  • Dotti galattofori: piccoli canali che trasportano il latte dai lobuli al capezzolo. Ogni mammella contiene diversi dotti, e sono essenziali durante l'allattamento.
  • Tessuto adiposo (grasso): circonda le ghiandole mammarie e fornisce forma e volume al seno.
  • Tessuto connettivo: fornisce supporto strutturale e contiene i legamenti di Cooper, che mantengono il seno in posizione.
  • Capezzolo e areola: il capezzolo è la parte centrale della mammella, attraverso il quale il latte fuoriesce. L'areola è la zona pigmentata intorno al capezzolo e contiene ghiandole sebacee che lo proteggono durante l'allattamento.
  • Vasi sanguigni e linfatici: la mammella è riccamente vascolarizzata e ha una rete di vasi linfatici, che drenano i liquidi verso i linfonodi, soprattutto nelle ascelle. Questi ultimi sono particolarmente rilevanti per il trasporto di cellule tumorali nel caso di carcinoma mammario.

La mammella, essendo un organo sensibile ai cambiamenti ormonali, subisce trasformazioni continue durante la vita di una donna, che avvengono in diverse fasi, come il ciclo mestruale, la gravidanza, l'allattamento e la menopausa. 

È quindi importante prestare attenzione a qualsiasi cambiamento insolito, eseguire controlli regolari e sottoporsi agli esami di screening senologici consigliati, soprattutto nelle fasi della vita più a rischio, come menopausa e post-menopausa.

 

La visita senologica

La visita senologica è un esame clinico specialistico che ha l’obiettivo di valutare la salute del seno e identificare eventuali alterazioni o patologie. Questo tipo di visita è indicato per tutte le donne, sia come misura preventiva sia come approfondimento in presenza di sintomi o anomalie.

La visita senologica prevede diversi passaggi per esaminare la struttura e la salute del seno. Il medico inizia raccogliendo informazioni sulla storia clinica, anamnesi della paziente (storia familiare, sintomi, fattori di rischio). Si passa poi all’esame visivo.

La parte più importante della visita è la palpazione del seno, che serve a identificare eventuali masse o noduli. Il medico esegue la palpazione con movimenti circolari su tutta la superficie del seno e verifica anche l’area dei linfonodi sotto le ascelle e sopra-sotto la clavicola.

 

Quando fare una visita senologica

La visita senologica è raccomandata regolarmente a partire dai 30-35 anni, anche in assenza di sintomi, e diventa particolarmente importante dopo i 40 anni.

Inoltre, è opportuno prenotare una visita senologica nel caso in cui si abbiano:

  • Sintomi o cambiamenti: se si avvertono noduli, dolore, secrezione dal capezzolo o altri cambiamenti nella forma o nella pelle del seno;
  • Familiarità con tumori al seno: le donne con una storia familiare di cancro al seno o all'ovaio dovrebbero effettuare controlli regolari;

 

Quali sono gli esami utili per lo screening senologico

Se durante la visita senologica il medico sospetta qualche anomalia o se la visita si inserisce in un percorso di prevenzione, è opportuno indagare con ulteriori esami di approfondimento:
 

Ecografia mammaria

L'ecografia mammaria è un esame diagnostico per immagini che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare il tessuto mammario.

L’ecografia mammaria, non utilizzando radiazioni ionizzanti ma ultrasuoni, non è invasiva e può essere ripetuta più volte senza rischi. L’esame è completamente indolore ed è particolarmente efficace per visualizzare i tessuti molli. L’ecografia, infatti, è molto efficace nell'individuare e differenziare le cisti dalle formazioni solide (benigne e maligne).

L'ecografia mammaria può essere indicata in diversi casi, tra cui:

  • Complemento alla mammografia: nelle donne con seni densi, l'ecografia deve essere utilizzata in combinazione con la mammografia per migliorare la visualizzazione del tessuto mammario.
  • Valutazione di noduli palpabili: se si palpa un nodulo al seno, l'ecografia può aiutare a determinarne la natura (benigna o maligna).
  • Guida per prelievo cito-istologico: è una procedura medica ambulatoriale, poco invasiva e ben tollerata, che permette di prelevare un piccolo campione di cellule da una lesione sospetta al seno. Questo campione viene poi analizzato al microscopio per determinare se le cellule sono benigne (non cancerose) o maligne (cancerose).
  • Guida per agobiopsie: può essere utilizzata per guidare un ago durante una biopsia, consentendo di prelevare un campione di tessuto da una lesione sospetta.
     

Mammografia

La mammografia è un esame radiologico specifico per il seno, utilizzato principalmente per la diagnosi precoce del tumore al seno. Consiste nell'ottenere immagini dettagliate del tessuto mammario, permettendo di individuare eventuali anomalie, anche in una fase molto iniziale, quando il tumore potrebbe essere ancora troppo piccolo per essere palpato. 

La mammografia, infatti, è considerata l'esame di screening più efficace per la diagnosi precoce del tumore al seno, a partire dai 40 anni.
 

Mammografia con tomosintesi 3D

Questo esame produce una serie di immagini a strati sottili del seno, offrendo una visualizzazione più dettagliata del tessuto mammario. 

 

Risonanza Magnetica Mammaria

La risonanza magnetica mammaria (RMM) è un esame diagnostico che utilizza un campo magnetico e con l'ausilio del mezzo di contrasto, permette di effettuare uno studio vascolare della mammella.

La risonanza magnetica mammaria è particolarmente utile per 

  • Studio degli impianti protesici tramite sequenze dedicate
  • Studio di donne con ereditarietà (mutazione del gene BRCA I e II)
  • Avere informazioni dettagliate sulla posizione e sulle dimensioni del tumore, aiutando il chirurgo a pianificare l'intervento;
  • Valutare l'estensione del tumore e la presenza di metastasi ai linfonodi;
  • Monitorare l'efficacia dei trattamenti (nella chemioterapia neoadiuvante che serve per ridurre le dimensioni del tumore, in modo da renderlo più facilmente operabile) e valutare la presenza di recidive.



 

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